Traccia siderale di un corpo in attesa
2013–2019 | Installazione a parete (polittico)
Legno, cartoncino Fabriano Black Black, disegni su carta, fotografia ecodoppler, referto medico, colla, matita | 128x170 cm
Legno, cartoncino Fabriano Black Black, disegni su carta, fotografia ecodoppler, referto medico, colla, matita | 128x170 cm
“Inner Constellation” nasce da una sospensione, da uno strappo.
Nel 2013, una trombosi venosa profonda al braccio destro interrompe brutalmente il mio lavoro. Perdo l’uso dell’arto con cui disegnavo, e con esso, una parte di me.
In quel vuoto, restano i frammenti: ultimi disegni automatici, venuti alla luce poco prima dell’evento. Li raccolgo, li conservo, li affido al silenzio.
Nel 2013, una trombosi venosa profonda al braccio destro interrompe brutalmente il mio lavoro. Perdo l’uso dell’arto con cui disegnavo, e con esso, una parte di me.
In quel vuoto, restano i frammenti: ultimi disegni automatici, venuti alla luce poco prima dell’evento. Li raccolgo, li conservo, li affido al silenzio.
Sette anni dopo, nel 2019, torno a loro. Li riassemblo, li affido a cornici nere come orbite, e compongo una costellazione interiore: ogni frammento è una stella della mia mappa invisibile, un punto luminoso che testimonia il percorso tra la perdita e il ritrovamento, tra corpo ferito e corpo riattivato.
Un referto medico, reale ma trasfigurato, completa l’opera: da documento clinico diventa oggetto simbolico, materia mutata.
Questa costellazione non cerca risposte. È un enigma che pulsa, che resta.
È il disegno della mia sopravvivenza.
Questa costellazione non cerca risposte. È un enigma che pulsa, che resta.
È il disegno della mia sopravvivenza.
INNER CONSTELLATION (11 FRAGMENTS AND 1 REPORT)
A sidereal trace of a body in suspension
2013–2019 | Wall-mounted installation (polyptych)
Wood, Fabriano Black Black card, paper drawings, doppler scan photograph, medical report, glue, pencil | 128x170 cm
Wood, Fabriano Black Black card, paper drawings, doppler scan photograph, medical report, glue, pencil | 128x170 cm
“Inner Constellation” was born from a rupture, a suspension.
In 2013, a deep vein thrombosis in my right arm abruptly halted my work. I lost the use of the arm I used to draw — and with it, a part of myself.
What remained were fragments: the last automatic drawings, created just before the event. I kept them, entrusted them to silence.
In 2013, a deep vein thrombosis in my right arm abruptly halted my work. I lost the use of the arm I used to draw — and with it, a part of myself.
What remained were fragments: the last automatic drawings, created just before the event. I kept them, entrusted them to silence.
Seven years later, in 2019, I returned to them. I reassembled them, framed them in black as if in orbits, and composed an inner constellation: each fragment a star in my invisible map, a glowing point charting a journey through loss and re-embodiment.
A real medical report, radically transformed, completes the piece. No longer a clinical object, it becomes symbolic material — transfigured matter.
This constellation seeks no answers. It is an enigma that pulses, that remains.
It is the drawing of my survival.
This constellation seeks no answers. It is an enigma that pulses, that remains.
It is the drawing of my survival.
Ph. di Mauro Carbonaro














