La liturgia cattolica dell’Adorazione mi ha sempre ricordato un rituale magico; in parte per il Pange Lingue in latino che sentivo cantare a mia mamma durante l’Adorazione, in parte per il libro di preghiere di mia nonna materna che mi sembrava un Grimorio: nero e oro, pieno di ciocche di capelli, santini e veline da lei decorate con il Sacro Cuore. Ho ricevuto un’educazione cattolica, ma poi ho fatto una scelta differente. Qui sono rappresentati 12 capezzoli femminili dorati (chi adora, diventa dorato) che simboleggiano gli adoratori/adorati, ma hanno anche la funzione di ricordare quello che è l’atto del nutrire (nutrono e si nutrono, adorando) e 1 maschile: rappresentazione fedele del capezzolo di mio marito Nicolò. Ho inserito anche una sua ciocca di capelli che rappresenta, come per mia nonna, l’amore incondizionato
12 capezzoli femminili modellati, 1 capezzolo maschile modellato e 1 ciocca di capelli di mio marito.
Alle ciocche di capelli nel libro di preghiere di mia nonna materna, Cesira. Una donna da adorare che ha nutrito dieci figli.
A mia mamma Tomasina, che nonostante la demenza si ricorda il Pange Lingue in latino di San Tommaso d'Aquino.
A mio padre Germano che non smetterà mai di adorare le sue vacche sacre.
A mio marito Nicolò, che adoro.
Io non sono cattolica, ho scelto altre adorazioni.
Adorate, adoratevi.
《L'adorazione! Ah, è una parola del cielo; mi sembra che possa definirsi: l'estasi dell'amore. È l'amore annientato dalla bellezza, dalla forza, dall'immensa grandezza dell'oggetto amato; l'amore che cade in una specie di deliquio, in un silenzio pieno, quel silenzio di cui parlava David quando esclamava: "il silenzio è la tua lode" (Sal 65 [64], 2》
Elisabetta della Trinità
Alzatine di vetro per dolci, vassoio di vetro temperato nero, argilla fimo, foglia d'oro, capelli e
filo.
filo.
30 cm (diametro) x 23 cm (altezza) 2022
Ph. Davide Bona





